Murales Orgosolo: la storia di un popolo raccontata sui muri
Ben prima che nascesse l’odierna “street art“, con tutti i suoi significati e le sue contraddizioni, a Orgosolo erano già apparsi i primi murales.
Non tutti sanno infatti che la Sardegna è una delle capitali dell’arte muraria e i Murales di Orgosolo sono i capostipiti di un movimento che negli anni si è diffuso in tutto il mondo.
I Murales di Orgosolo “canonici” sono più di 150 (più di 700 se contiamo anche quelli non ufficialmente ricondoucibili ai vari movimenti) e ogni anno attirano la curiosità di migliaia di turisti che vogliono andare oltre alla sola conoscenza delle spiagge della Sardegna, addentrandosi anche nella storia e nella cultura millenaria del popolo sardo.
Murales di Orgosolo: la storia
Come spesso accade, i murales sono l’espressione di movimenti ribelli e politicamente attivi. Anche nel caso dei Murales di Orgosolo, la tradizione viene rispettata. Girando per le vie del paese infatti ci si imbatte in decine di murales, fatti ognuno con il proprio stile e scopi ben precisi.
Già a inizio novecento erano presenti alcuni dipinti murari, probabilmente opera di gruppi di anarchici in lotta. Il territorio di Orgosolo infatti è sempre stato protagonista di scontri politici.
Tuttavia, il primo “vero” Murales di Orgosolo viene fatto risalire al 1969, quando il gruppo anarchico Dioniso gli diede vita in occasione della protesta di Pratobello. Il motivo della protesta era la proposta da parte delle istituzioni di costruire un poligono di tiro in un’area adibita a pascolo. L’immagine scelta fu quella di una figura femminile con in mano una bilancia, che ovviamente rappresenta la Giustizia, e che pesa da una parte il lavoro dei pastori, dall’altra il capitalismo.
La protesta continuò per giorni e alla fine il popolo vinse, molto probabilmente anche grazie a questo piccolo – ma grande – gesto, che fece numerosi altri proseliti negli anni a venire
Murales di Orgosolo: lo sviluppo del movimento
Questo gesto rimase impresso nelle menti degli abitanti di Orgosolo, tanto che negli anni successivi iniziarono a fare la loro comparsa altre opere sui muri del paese.
Pochi anni dopo, infatti, per onorare la Resistenza e la Liberazione dell’Italia dal un insegnante senese e i suoi alunni della scuola media iniziarono a realizzarne altri in tutto il paese. Questo fatto scatenò una vera ondata di emulazione, facendo nascere numerosi gruppi che a poco a poco hanno decorato la maggior parte dei muri della città.
Le tecniche utilizzate per i Murales di Orgosolo
Come succede spesso per l’arte di strada, le tecniche sono molto semplici. I muralisti di Orgosolo hanno utilizzato per lo più vernici ad acqua, tipiche degli interni, e perciò estremamente deteriorabili. Questo probabilmente ha una duplice motivazione: innanzitutto perchè i materiali sono più semplici da reperire. In secondo luogo per una scelta puramente estetica. Infatti in questo modo, un murales verrà ritinteggiato solo se la comunità ne avverte il bisogno. In caso contrario scomparirà, lasciandone il posto per un altro, magari più significativo.
Essendo realizzati da persone diverse e in periodi diversi, i murales di Orgosolo ovviamente non hanno un unico stile tipico. I disegni sono diversificati e passano dall’impressionismo all’iperrealismo, dalla pittura naif al realismo.
Orgosolo: murales dai contenuti speciali
Mentre l’origine dei murales ha uno stampo prettamente politico, con gli anni essi sono diventati una vera forma di comunicazione più trasversale.
Oltre ai manifesti sociali, spesso le opere contengono anche citazioni di scrittori e poeti e sono portatori di messaggi profondi, capaci di colpire il cuore di chi li vede. Non a caso, passeggiando per le vie del paese, la presenza dei turisti è veramente forte: segno che l’obiettivo è stato raggiunto!
I murales di Orgosolo infatti non trattano solamente di fatti politici, ma raccontano anche la vita quotidiana, la tradizione, la Sardegna. Tra le immagini che si possono trovare in giro per il paese possiamo trovare ad esempio pastori che portano il gregge al pascolo o anche donne intente a lavare i panni o raccogliere l’acqua alla fonte.
Tuttavia, i messaggi principali dei murales rimangono di matrice politica e sociale e sono ancora oggi molto attuali. La lotta alle guerre, il desiderio di giustizia, l’emancipazione, l’emigrazione.
Se volete vivere un’esperienza diversa da quella tipica, dominata (giustamente) dalla bellezza delle spiagge e della natura della Sardegna, vi consigliamo sicuramente di fare un salto a Orgosolo e godere di questa bellezza. Questa può essere una soluzione anche da inserire tra i posti da visitare in Sardegna d’inverno, come abbiamo scritto nell’articolo dedicato.