La basilica di Saccargia: un capolavoro di arte e storia
Se siete alla ricerca di una meta turistica che vi offra non solo bellezze naturali, ma anche testimonianze del passato medievale e rinascimentale della Sardegna, vi consigliamo di visitare la basilica di Saccargia, situata nel territorio del comune di Codrongianos, in provincia di Sassari.
Questo capolavoro dell’architettura romanica, con le sue caratteristiche striature bianche e nere, non è solo un luogo di culto, ma un simbolo vivente della ricchezza culturale sarda, un sito che ogni anno attira visitatori da tutto il mondo, desiderosi di immergersi nella sua atmosfera mistica e senza tempo.
La storia della Basilica di Saccargia
La basilica di Saccargia è una chiesa in stile romanico pisano, costruita nel 1116 sulle rovine di un monastero preesistente, per volere del giudice Costantino I de Lacon e della sua moglie Marcusa de Gunale, che volevano rendere omaggio alla Madonna e donarla ai monaci camaldolesi.
La leggenda narra che la decisione di costruire la chiesa giunse dopo un’apparizione mariana a una coppia di pastori nei pressi di una sacca di latte (saccargia in sardo), da cui il nome del luogo e della basilica stessa.
La cultura della Basilica
La basilica di Saccargia è un luogo ricco di storia e cultura, che testimonia la presenza e l’influenza delle diverse popolazioni che hanno abitato la Sardegna nel corso dei secoli.
Qui potrete ammirare opere d’arte di valore artistico e architettonico, ma anche scoprire i segreti legati al voto sacro dei fondatori della chiesa e alla tradizione agricola e pastorizia del territorio.
Potrete anche conoscere le leggende e i miti che circondano la figura della Madonna di Saccargia, venerata dai fedeli come protettrice della zona.
L’Impressionante Architettura della Basilica di Saccargia
La Basilica di Saccargia si distingue per il suo stile romanico pisano, unico nel suo genere in Sardegna, frutto della sinergia tra maestranze locali e architetti pisani, che nel corso dei secoli hanno contribuito alla sua realizzazione. La chiesa presenta una facciata imponente, adornata da un alternarsi di pietre bianche e basaltiche nere, che creano un suggestivo effetto cromatico. Il campanile, alto e slanciato, si erge a custodia del tempo, simbolo di una spiritualità che trascende i secoli.
La chiesa conserva ancora oggi il portico anteriore con le sue colonnine e le sue architette, decorato con affreschi toscani-laziali del XII secolo. L’impianto interno della basilica è caratterizzato da un transetto semicircolare con tre absidi a terminazione semicircolare, affrescati con scene bibliche e allegoriche. Nella zona centrale si trova l’altissimo campanile a canna quadrata, raro tra le chiese romaniche, che domina il paesaggio circostante. La facciata principale presenta una cornice con quattro portali decorati con statue e intarsi, mentre l’altro portale è più semplice e funzionale.
All’interno, la basilica si apre in tutta la sua maestosità, con una navata unica che conduce all’abside, luogo sacro dove gli affreschi medievali narrano storie di fede e devozione. Tra questi, spicca il ciclo di affreschi dedicato alla vita della Vergine Maria, opera di maestri pisani del XII secolo, che con la loro arte hanno saputo regalare alla Basilica di Saccargia una delle sue maggiori ricchezze.
Esterno
L’impianto della basilica è ad aula mononavata, terminante con un breve transetto su cui si affacciano tre cappelle absidate. I muri sono costruiti utilizzando conci in calcare bianco e basalto nero, seguendo la tecnica delle maestranze pisane attive nel giudicato turritano alla fine dell’XI secolo.
L’Altissimo Campanile
L’altissimo campanile, che svetta nel cielo, è un elemento distintivo della basilica. Fu costruito da architetti e maestranze di scuola pisana tra il 1118 e il 1120. La sua imponenza e la vista panoramica che offre sono imperdibili.
Affreschi Romanici
All’interno, l’abside centrale è affrescata da un ignoto artista proveniente dall’Italia centrale. Quest’opera rappresenta l’unico esempio superstite in Sardegna di pittura murale romanica, in ottimo stato di conservazione. Le immagini sacre e i dettagli intricati narrano storie di fede e devozione.
Come raggiungere la Basilica di Saccargia
Visitare la Basilica di Saccargia significa intraprendere un viaggio nell’anima della Sardegna, alla scoperta delle sue radici più profonde. Per preservare la bellezza e l’integrità di questo monumento, è fondamentale adottare un approccio turistico responsabile, che coniughi la curiosità e l’ammirazione verso il patrimonio culturale dell’isola con il rispetto per l’ambiente e le comunità locali.
Per raggiungere la basilica in auto da Sassari o da altre città della Sardegna: in direzione Sassari sulla SS 131 ci si dirige in direzione Saccargia prendendo la SS 597. Si percorrono circa 10 km fino ad avvistare l’alto campanile della chiesa.
Cosa si può trovare nelle vicinanze a livello di servizi
Nelle vicinanze della Basilica della Santissima Trinità di Saccargia, potrete trovare diversi servizi utili per il vostro soggiorno o le vostre attività turistiche:
- Ristoranti: Ci sono diverse opzioni gastronomiche nella zona, dove potrete gustare piatti tipici della cucina sarda o italiana. Alcuni esempi includono il Ristorante Saccargia, il Ristorante Santa Rughe Di Paolo Carta e il SU COLORU.
- Hotel: Se cercate un alloggio confortevole ed economico nella zona, potete scegliere tra vari hotel disponibili sul sito Rome2rio. Alcuni esempi includono l’Hotel Città Sud, l’Hotel Città Sud – Appartamenti o l’Hotel Città Sud – Appartamenti – Sala Colonnade.
- Musei: Se volete approfondire la storia e l’arte della zona, potete visitare alcuni musei interessanti come il Museo Archeologico Regionale, il Museo del Castello o il Museo del Suolo.
Questi servizi vi permetteranno di godere appieno della vostra visita alla Basilica di Saccargia .